Matteo Cuttitta - Centro di Conservazione e Restauro Bibliografico ed Archivistico


Nel 1921 è affidato all’Ordine Basiliano d’Italia, per l’istruzione dei giovani di origine albanese, il Monastero nato agli inizi del 1600, costruito dalle rendite di un nobile albanese “Andrea Reres” imparentato con il condottiero Skhiptaro Skandemberg. L’Istituto “Andrea Reres” (ex Monastero Basiliano) di Mezzojuso, ospita dal novembre 1967, un Laboratorio di Restauro del Libro Antico. Questo centro nasce per l’interessamento e dopo vari contatti, fra la Biblioteca Nazionale di Palermo e Padre Dionisio Zito (Monaco Basiliano di Grottaferrata). I suddetti Monaci nell’Abbazia millenaria di San Nilo di Grottaferrata (Roma), già possiedono un famoso Centro di Conservazione e Restauro del Libro, dagli inizi del secolo scorso. Nell’aprile del 1936, il Ministero dell’Educazione Nazionale, sotto Decreto dell’allora Ministro Gentile affidano il commissariamento al Prof. Alfonso Gallo l’istituzione, presso la Badia Greca di Grottaferrata, di un Istituto Centrale delle Patologie per lo Studio, il Recupero ed il Restauro del Libro; dove i Monaci da anni recuperano e ripristinano vecchi testi, con perizia di mestiere e notevole cura sui particolari e preziosi codici. Il Centro di Restauro di Mezzojuso, diviene subito un punto di riferimento per la salvaguardia e il ripristino, di numerose opere bibliografiche dell’isola e di tutta l’ Italia meridionale, immense opere che giacevano in condizioni di degrado, fra fattori ambientali avverse e incuria. Padre Dionisio con alcuni volenterosi e alcuni macchinari, portati dal centro vicino Roma, attrezza il Laboratorio, e riceve le prime commissioni dalla Biblioteca Nazionale di Palermo e le allora Soprintendenza di Palermo e Catania. Ben presto arrivano i riconoscimenti, dei cultori bibliografi e studiosi. Nel 1985 subentra a Padre Zito, Padre Samuele Cuttitta (anch’egli monaco Basiliano) per raggiunti limiti d’età del predecessore; che ha frequentato alcuni anni il Gabinetto di Restauro e la Biblioteca Vaticana di Roma, ottenendo l’attestato di Biblioteconomia proprio presso la Biblioteca Pontificia. Da allora, il Laboratorio inizia la propria attività con un’acquisizione professionale più scientifica, ed ottiene dall’Istituto Centrale per la Patologia del Libro di Roma (Ministero per i Beni Culturali), l’abilitazione e l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Restauratori Privati riconosciuti dal Ministero e dell’Assessorato Regionale Siciliano. Nel 1997 per un male incurabile, Padre Cuttitta muore, e lascia le sorti del Laboratorio di Restauro al nipote Matteo, che da oltre venti anni opera nell’opificio. Proprio Matteo Cuttitta sostiene le prove abilitanti a Roma e partecipa a numerosi Stage di aggiornamento fra Mezzojuso, Grottaferrata e Roma, avviando contatti sulle metodologie e tecniche di restauro, adottati in varie parti d’Europa, dove il restauro del libro è ritenuto all’avanguardia, per l’enorme patrimonio custodito, e per le innumerevoli cause di intervento, per il recupero e la tutela dei documenti antichi. Anche se rimasto da solo alla guida dal 1997, Matteo Cuttitta si prefigge lo scopo di rivalutare il Centro di Conservazione e Restauro Bibliografico ed Archivistico, cercando di rivalorizzare l’aspetto scientifico e il senso artistico. Nel 1999 è chiamato dall’Università degli Studi di Catania, alla realizzazione dei progetti di restauro per la salvaguardia dei Volumi appartenenti alla Facoltà di Giurisprudenza. Nel giugno del 2002 partecipa alla II° Mostra Internazionale di Rilegatura d’Arte, dove espongono 650 rilegatori di 47 paesi del mondo, detta mostra si tiene a Macerata ed Assisi, sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Provincia di Macerata, della Banca Nazionale del Lavoro. E’ l’unico a rappresentare la Sicilia dei Centri di Restauro dell’Isola. Nel 2003 restaura documenti manoscritti di Luigi Pirandello per conto della Biblioteca-Museo "Luigi Pirandello di Agrigento. Dal 2008 lavora sulle legature dell'Assemblea Regionale Siciliana. 1 gennaio 2015 Vittorio Sgarbi visita il laboratorio di restauro, apprezzamenti per il lavoro svolto.